Barcellona-Lione 2-0: terza UEFA Women’s Champions League per le Blaugrana

Barcellona-Lione era l’unica finale possibile di questa edizione della UEFA Women’s Champions League. Le due squadre più forti del panorama internazionale, quantomeno a livello europeo, si sono sfidate in una finale tesa e quindi poco spettacolare. A meno di ventiquattrore dalla fine della Coppa Italia,  i tifosi hanno potuto godere di uno spettacolo qualitativamente importante, viste le stelle in campo. E alla fine decide un gol dell’unica vera regina del calcio femminile spagnolo, Aitana Bonmatí, che con un guizzo scrive la parola fine sulla sfida. Nel recupero poi, raddoppia la regina uscente, Alexia Putellas. Al terzo confronto diretto, le Blaugrana portano a casa il trofeo. Si segnala il record di spettatori per una finale: 50827.

LA SFIDA

Gara sostanzialmente equilibrata, con le squadre che si concedono giusto lo spazio necessario a manovrare il pallone, ma annullandosi a vicenda. Nel primo tempo il più pericoloso è il Lione, che intorno al quarto d’ora coglie due legni con la collaborazione di Bronze, che prima devia sulla traversa l’angolo da destra, poi sul palo la conclusione di Bacha. Nella ripresa, al 63′ Caldentey imbuca per Bonmatí, che prende Gilles in velocità, va sul vertice basso e tira, trovando la deviazione decisiva del difensore che rende vano ogni tentativo di Endler. Nel finale, con le francesi protese in avanti, le Blaugrana raddoppiano con due nuove subentrate: Pina dal fondo arretra, Putellas gira il sinistro sotto la traversa chiudendo la sfida.

IL COMMENTO DI BARCELLONA-LIONE SECONDO SCF

Barcellona-Lione è stata una partita strana, e se non fosse stato per i loghi presenti, difficilmente si sarebbe potuta ascrivere ad una finale di UEFA Women’s Champions League. Intendiamoci, a livello tecnico-tattico, è stata la partita più bella dell’anno, ma se escludiamo le finezze analitiche, lo spettacolo poteva essere migliore, considerando il valore in campo. Bonmatí ha acceso l’invenzione Blaugrana nei momenti chiave della partita, riuscendo sempre a districarsi nonostante una marcatura asfissiante. La numero 14 però, essendoci abituata, utilizza l’organo più importante a sua disposizione, il cervello, tenendolo sempre attivo stimolando sempre una soluzione. Il Lione invece è apparso un po’ più appannato a livello di idee, e nel confuso finale la sensazione si è acuita, con l’attacco che non è riuscito a combinare altro se non una serie infinita di cross respinti. Un 2-0 che certifica il valore del Barcellona, ma che non ridimensiona l’importante storia del club francese; d’altronde per almeno i prossimi tre anni, saranno ancora loro due le squadre da battere.

IL TABELLINO DI BARCELLONA-LIONE

BARCELLONA (4-3-3): Cata Coll; Rolfö (66′ Batlle), Syrstad Engen, Paredes, Bronze; Guijarro, Walsh (90’+2′ Putellas), Bonmatí; Caldentey (90’+2′ Pina), Paralluelo (85′ Brugts), Graham Hansen. All.: J. Giráldez

O. LIONE (4-3-3): Endler; Bacha, Gilles (81′ Bécho), Renard, Carpenter; van de Donk (81′ van de Donk), Egurrola, Horan; D. Cascarino (64′ Majri), Dumornay, Diani. All.: S. Bompasteur

Marcatrici: 63′ Bonmatí, 90’+5′ Putellas

Ammonizioni: 70′ Renard (L), 90’+7′ Putellas (B)

Arbitro: Rebecca Welch (ENG)

Note: recupero pt 2′, st 6′

Sebastiano Moretta
Sebastiano Moretta
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