Si è conclusa l’andata dei Quarti di Finale della Coppa Italia Femminile, regalandoci risultati a sorpresa ed un discreto spettacolo. Nei tre giorni di partite (16-17-18 gennaio) sono usciti alcuni spunti di riflessione che noi di SCF vogliamo segnalare. Ecco dunque quattro pillole emerse dalle quattro sfide dei Quarti di Finale. Il ritorno si giocherà il 6 e il 7 di febbraio.
ROMA: È UN PERIODO NO?
Le Giallorosse – prime in classifica in campionato – cadono con il Napoli (ultimo in Serie A, a secco di vittorie peraltro nel massimo torneo) per due reti a zero. Un punteggio sul quale incidono una traversa di Glionna al 40′ del primo tempo e 5 parate strepitose di Beatrice Beretta, ma anche tre reti divorate da Del Estal. Non è un gran periodo per la Roma, che tra dicembre e gennaio paga le fatiche dei molteplici impegni, oltre alla poca brillantezza sottoporta e al fatto che, se le avversarie le tolgono la profondità, faccia estremamente fatica a cambiare impostazione di gioco. Sicuramente si tratta solo di un periodo di calo dopo tanti mesi ad alto ritmo, ma è un dato preoccupante in vista dei prossimi impegni, soprattutto quelli in campo europeo. Il Napoli, che fatica in campionato, vive senza particolari pressioni i match di Coppa, e dopo la rimonta con il Como (da 1-3 a 6-3) suggella un risultato incredibile grazie alle reti di Chmielinski su rigore – che lascia moltissimi dubbi, come peraltro la rete annullata a Lázaro per offside, quindi forse i due errori si compensano a vicenda – e al gran sinistro da fuori area di Kobayashi. Il fattore campo al ritorno può sicuramente permettere alle Capitoline di ribaltare l’incontro, ma non c’è più spazio per errori.
FIORENTINA: CHE PECCATO BUTTARSI VIA
La Fiorentina gioca 40 minuti di gran calcio mettendo a nudo tutte le difficoltà (difesa e centrocampo su tutte) della squadra di Guarino. Janogy e Longo fanno sostanzialmente quello che vogliono, e nonostante gli interventi di Cetinja le due confezionano il 2-0, con il raddoppio che è di fatto un’autorete di Bowen, propiziata dalla svedese ex Hammarby. Sembra tutto facile, e le Gigliate calano poi il ritmo; tanto, troppo, e soprattutto – cosa più grave – si deconcentrano. Cambiaghi riapre con una grandissima rete, poi nella ripresa c’è solo l‘Inter, galvanizzata dall’ingresso di Polli. La numero 9 pareggia su cross da destra di Magull (partita splendida la sua), trovando un 2-2 prezioso che, grazie alla cancellazione delle reti in trasferta, lascia tutto ancora più aperto nel ritorno. Quando la Viola accelera, per le avversarie non ce n’è, ma se rallenta, le partite diventano molto incerte; per il ritorno, l’obiettivo semifinale (che manca da ben tre stagioni in Coppa Italia Femminile) dovrà essere conquistato con tutto l’impegno possibile.
JUVENTUS: LE BIANCONERE DIFFICILMENTE NE SBAGLIANO DUE DI SEGUITO
A dicembre, la sconfitta dello “Sciorba” contro la Sampdoria per 1-0 apriva qualche crepa nelle certezze bianconere, prontamente stuccate nell’arco di un mese. La Juventus difficilmente sbaglia due partite di fila, e ne dà prova dominando sul piano del gioco e delle occasioni. Prende una traversa con Bellucci (brava Karresmaa, alla prima partita senza incertezze), costruisce tanto, e non appena Bonansea sblocca al 40′, la partita si indirizza. Il raddoppio di Girelli (rigore che Karresmaa manda sul palo, ma poi cede nel tap-in) volge definitivamente la sfida verso Vinovo, e le splendide marcature di Bonansea e Garbino, entrambe dalla distanza, chiudono il match e lanciano la Juve in semifinale. Per la Samp, un po’ di opacità rispetto alla vittoria del mese scorso, ma questa volta le Bianconere sono arrivate in forma ed affamate. E comunque le Blucerchiate ci hanno provato lo stesso, specie ad inizio ripresa, ma è mancato il cinismo; nel ritorno mancherà Salvai, espulsa per somma di ammonizioni.
MILAN: SI PUÒ PARLARE DI RITORNO?
Il Milan sfodera una prestazione importante contro un Sassuolo parso arrendevole, e vince 3-0 avvicinando di molto la qualificazione alla semifinale. La Coppa Italia Femminile si pone come torneo in cui riscattare una stagione al di sotto delle aspettative. Mattatrice dell’incontro Kamila Dubcová, che con una tripletta decide il match contro la sua ex squadra, segnando in tutti i modi possibili. Di testa al 2′, di sinistro al 26′ (dopo un clamoroso errore della difesa avversaria) e infine di destro al 79′. Per il Sassuolo pochi commenti, la squadra emiliana è riuscita a combinare una sola azione veramente pericolosa peraltro con la neo-entrata Sabatino, che ha trovato la pronta respinta di Babb, che ha salvato il punteggio. L’1-2 avrebbe potuto cambiare la partita.