Finlandia-Italia termina 2-1 e riapre i soliti discorsi sulla discontinuità della nostra Nazionale. Come al solito si passa da una discreta prestazione alla solita partita in cui si subisce il gioco delle avversarie, peraltro nemmeno le più tecniche rispetto alle rivali scandinave, e cede. Pur se gli episodi non sempre vanno a nostro favore, il risultato è sempre lo stesso. Si fatica a mettere in fila un discreto numero di risultati utili consecutivi, e questo è il dato più preoccupante.
PARLIAMO DELLA FINLANDIA
La Finlandia, più volte presentata con la nomina di squadra “diversa dai Paesi Bassi”, che “soffre il gioco aggressivo delle avversarie”, scende in campo con la giusta mentalità per questa partita, pressando alto e dando tanta sostanza nelle zone nevralgiche del campo. Sfruttando quei 6-7 elementi di qualità, dall’esterna Koivisto alla punta Rantala (Liverpool e Leicester rispettivamente, metà classifica WSL), e utilizzando Kosola (Häcken), Öling (Rosengård) e Sällström (Vittsjö) della Damallsvenskan, più Kuikka (Racing Louisville, NWSL) imbriglia la manovra azzurra. Noi soffriamo la fisicità tipica delle squadre scandinave (così come accade anche a Spagna e Portogallo), e le Finlandesi la mettono su quel piano. La squadra di Soncin non riesce a prendere le redini della gara, e il gioco è fatto.
ITALIA: I SOLITI ERRORI
Un vecchio adagio recita: “Squadra che vince, non si cambia”, ed invece sono 4 le titolari nuove rispetto all’ultima uscita. Galli, Di Guglielmo, Cambiaghi e Cantore sono i volti che non avevano preso parte sin dall’inizio della gara di Cosenza. Tra queste, brilla solo Di Guglielmo, che obbliga Rantala all’opposizione sul suo sinistro, e la deviazione che ne risulta batte il portiere per illusorio vantaggio. Tre le punte, nessun reale tiro in porta ad eccezione dell’esterna Giallorossa. I problemi offensivi rimangono una costante delle ultime stagioni. Nemmeno i nuovi ingressi risvegliano il fiuto del gol, il che indica un problema da risolvere alla svelta.
LA RIMONTA FINLANDESE
Le Azzurre non azzeccano l’approccio di inizio ripresa, attaccando sì dall’inizio, ma incassando il pareggio alla prima vera occasione. Lenzini sporca il pallone di Sällström, Kosola dà a Rantala che batte il portiere alla sua sinistra. Il 2-1 al 75′: tira Summanen, Linari svirgola ed insacca nella sua porta. Un episodio sfortunato che non può essere l’alibi della partita. La Finlandia vince con merito e si rilancia per la qualificazione diretta. Alle Azzurre, più di un rammarico per aver sottovalutato l’avversaria.
TABELLINO FINLANDIA-ITALIA
FINLANDIA (4-4-2): Korpela; Tynnilä, Nyström, Kuikka, Koivisto; Kosola, Öling (90’+3′ Kollanen), Summanen, Siren (72′ Ahtinen); Sällström (72′ Franssi), Rantala (63′ Sevenius). C.T.: M. Saloranta
ITALIA (4-3-3): Giuliani; Boattin, Linari, Lenzini, Di Guglielmo; Galli, Giugliano (80′ Piemonte), Caruso (60′ Greggi); Cambiaghi (69′ Girelli), Giacinti (60′ Beccari), Cantore (80′ Bonfantini). C.T.: A. Soncin
Marcatrici: 39′ Di Guglielmo (I), 48′ Rantala (F), 75′ aut. Linari (F)
Ammonizioni: 36′ Boattin (I), 88′ Korpela (F)
Arbitro: Marta Huerta De Aza (SPA)
Note: recupero pt 1′, st 7′